“Strega”, della svedese Johanne Lykke Holm, traduzione di Andrea Stringhetti, è la quarta uscita della serie le Fuggitive, la collana di Nneditore che colora di fucsia i nostri scaffali, dedicata a storie di donne in fuga, in cerca di libertà. Alcune giovani ragazze si ritrovano a Strega, sulle Alpi, intrappolate nell’hotel Olympic. Sono lì per imparare il mestiere di cameriera: lavano, cucinano, preparano le camere per ospiti che però tardano ad arrivare. Nell’attesa si prendono cura l’una dell’altra, fumano di nascosto, camminano nel bosco. Sentono odori, sapori, assaggiano, toccano e con i loro corpi fiutano il pericolo. In apparenza sembrano libere, ma impotenza, fatalismo, disciplina imposta, autoprivazione le legano a Strega. “Strega”, finalista tra l’altro allo Strega Europeo, con la sua scrittura suggestiva e sensoriale è una moderna fiaba gotica che richiama le atmosfere di Margaret Atwood e le inquietudini di Shirley Jackson.