Un personaggio travolgente e indimenticabile questo Sven Stoccolma, unico abitante di una sperduta regione dell’arcipelago artico delle Svalbard. Un cacciatore plasmato dalla natura e dalla solitudine che viene salvato da un cane fedele, Eberhard e da due amici straordinari. Tapio, un finlandese burbero ma estremamente saggio e MacIntyre, un geologo scozzese che condivide con Sven l’amore per i libri. Personaggi indimenticabili che si stagliano sullo sfondo dei paesaggi del Grande Nord dove volpi, orsi polari e perfino trichechi addomesticati sono i padroni delle gelide notti invernali. Un romanzo a volte anche divertente, ma soprattutto pieno di umanità e di tanta tanta bellezza, ispirato a un vero cacciatore di Spitsbergen che a Raudfjorden, negli Anni Venti, costruì la sua capanna, che è ancora in piedi, dove visse completamente solo per il resto della sua vita. “Le memorie di Sven Stoccolma”, di Nathaniel Ian Miller, Atlantide Edizioni, traduzione di Luca Briasco. Una lettura meravigliosa.