Descrizione
Londra, maggio 2021. Campbell Flynn, storico dell’arte e intellettuale, figlio della working class scozzese che ha salito la scala sociale grazie al matrimonio e alla carriera, è all’apice del successo, ha una moglie amata e amabile e due figli che navigano disinvolti il mondo della moda e il jet set. È un uomo che a cinquant’anni ha tutto, anche quello che non vorrebbe: la fama e un disperato bisogno di soldi, una bella dimora e una pugnace, infestante inquilina del piano di sotto. La soluzione al problema denaro è Perché gli uomini piangono in macchina, il libro di self-help che Campbell pubblica col nome di un giovane attore di successo chiamato a interpretarlo secondo un patto stravagante quanto pericoloso. Ma all’improvviso tutto crolla attorno a lui: il suo migliore amico dai tempi di Cambridge è un industriale che ha costruito sul lavoro illegale e sul traffico di umani un impero ora smascherato da un’inchiesta; suo cognato è un nobile reazionario impegnato a mantenere il decoro delle sue immense proprietà a qualunque costo, anche accettando denaro sporco da un oligarca russo; Milo Mangasha, il suo allievo più brillante, la sua guida nel mare nero del Dark Net, lo usa a sua insaputa per condurre la propria spiazzante guerriglia ai danni del vecchio mondo e di tutto ciò che rappresenta. E tutto questo accade nel raggio di Caledonian Road, che come molte vie di Londra ha due facce e tiene insieme due mondi diversissimi, confinanti quasi per caso, destinati allo scontro. Un romanzo di ascesa e caduta animato da un popolo di duchesse e migranti, pari e parrucchiere, artisti e modelle, operai del crimine e criminali in abito da sera: denso come un feuilleton, avvincente come una serie TV (e infatti lo diventerà), ha il passo saldo della letteratura che si fa specchio dei tempi e li giudica semplicemente raccontando.